Pianta adattogena ed estremofila, quindi resiliente. È da sempre considerata un’erba magica. La leggenda narra che fosse abitata dalle fatine che dormivano tranquille tra i suoi fiori, al sicuro dai folletti dispettosi.
Il suo nome, Calluna, deriva dalla parola greca Kalluno, che significa spazzare, perché nell’antichità si usavano i ramoscelli più teneri per creare delle scope che venivano usate per spazzare, appunto, i templi degli Dei. Si riteneva, infatti, che la pianta ripulisse dalle energie negative.
Ancora oggi i suoi fiori sono considerati un portafortuna, infatti è credenza comune che portare l’erica in tasca aiuti a eliminare le negatività.
È proprio per questo, infatti, che viene regalata alle persone a cui si vuole bene.