La fosfatidilcolina fa parte della famiglia dei fosfolipidi, conosciuta e studiata da moltissimo tempo, in quanto abbondantemente rappresentata in natura ed introdotta quotidianamente attraverso vari alimenti (ne sono particolarmente ricchi la lecitina di soia, il fegato ed il tuorlo d’uovo) come fonte energetica hanno anche una funzione strutturale. Oltre a uno spiccato effetto anti invecchiamento, la fosfatidilcolina può trovare una valida applicazione in molti casi di stress cutaneo. Da un punto di vista chimico, infatti, la fosfatidilcolina è un derivato della lecitina di soia contenente un’alta frazione (70% circa) di acido linoleico (acido grasso essenziale polinsaturo).
La fosfatidilcolina è uno degli ingredienti principali di molti cosmetici per il corpo, in particolare per quelli che aiutano a contrastare la cellulite e gli accumuli di grasso localizzato. L’impiego della Fosfatidilcolina nel trattamento dell’adiposità localizzata è piuttosto recente. L’uso di fosfatidilcolina in formulazioni topiche ha spiccate qualità antiaging in quanto favorisce il percorso biosintetico di proliferazioni dei fibroblasti, componenti fondamentali della struttura del derma, grazie alla sua affinità ai lipidi di membrana unitamente alla sua capacità di penetrare attraverso gli strati più profondi dell’epidermide. Questa sua ultima peculiare caratteristica, inoltre, la rende la molecola ideale per veicolare componenti attivi, in formulazioni cosmetiche, fino all’intorno della membrana cellulare per avere il massimo dell’attività in situ là dove la funzione degli attivi si manifesta con maggior efficacia.